giovedì 28 maggio 2015

INCOMPLETI - 31/08/2032 - Sceneggiatore

Rabbioso, Kanon perlustrò tutta la stanza in cerca di altre creature mostruose come quelle che aveva appena affrontato. Guardò sotto ciascuno dei tre grossi tavoli della stanza, facendo attenzione a non ferirsi con i pezzi di vetro di cui era costellato il pavimento, ma non trovò nulla: non c'erano ex-scienziati inspiegabilmente mutati lì dentro.
Nel corso della perlustrazione, però, rinvenne a terra alcuni fascicoli maschiati con il logo delle Logan Industries, che a un'analisi superficiale sembravano riportare studi ed esperimenti proprio su soggetti animali presentanti mutazioni simili a quelle esibite dai "colleghi" che aveva appena messo KO nel corridoio poco lontano: su ciascun foglio, ben visibile, campeggiava il nome "BELENUS".

Al di sotto dei frammenti di vetro, delle pagine dei fascicoli, della sporcizia e delle macchie di sangue, i sensi supersviluppati di cui era datata questa sua personalità più aggressiva riuscirono a scorgere alcune impronte di scarpe; immediatamente, gli vennero alla mente quelle indossate solitamente dagli scienziati, che sembravano corrispondere alla perfezione.
Le orme uscivano dalla stanza dalla stessa porta attraverso la quale era entrato lui, e si dirigevano bruscamente verso il braccio sinistro del corridoio "a T" di quel piano della struttura.




NON GDR
Un po' di chiarezza: per problemi miei non riesco a modificare l'immagine del 2° Piano del laboratorio delle Logan Industries. Tu, Kanon, sei sulla soglia della Stanza 1 (cioè in alto a destra) e non nel pallino verde, e le orme si dirigono verso sinistra. Come al solito, le indicazioni spaziali sono date nel senso di chi guarda l'immagine.
Se vuoi analizzare un po' meglio i fascicoli, pensando di trovarci qualcosa di interessante, puoi farlo... solo che con Kanon "attivo" impiegheresti un po' più di tempo di quanto sarebbe necessario lasciando posto a Duke... a te la scelta!

IMPRINTING - 30/08/2032 - Sceneggiatore

Le parole di Low Beatle risuonarono a lungo attraverrso i canali umidi delle fogne di Rain City.
Le creature pallide e rachitiche che lo circondavano, dopo esseri guardate in faccia l'una con l'altra per lunghi istanti di puro smarrimento, si dispersero e scomparvero dalla circolazione risalendo la lunga scalinata e imboccando poi i diversi tunnel sotterranei.
Paul immaginava sarebbero tornate alle proprie spelonche oscure. Le più sfortunate avrebbero forse trovato un altro leader da seguire... che fosse meno folle.

Lanciando un'ultima occhiata al corpo ancora senza forze di Roark, Paul si caricò a fatica la studentessa ancora svenuta sulle spalle e intraprese il cammino verso la superficie.
Nonostante la complessità del sistema fognario della metropoli i suoi sensi ultrasviluppati lo misero facilmente sulla giusta strada: dopo qualche minuto, l'eroe e la giovane si ritrovarono all'interno di un vicoletto solo parzialmente illuminato.
Paul attese che la ragazza desse segno di rinvenire, quindi si spostò in una zona più buia del vicolo per nascondere la propria identità.

- Stai bene? -
- S-sì... ma cosa... -
- Hai avuto una brutta giornata, come tutti all'Università. Tornatene a casa. -

La ragazza accettò il consiglio senza opporre resistenza.
Quindi, quando fu sicuro di essere da solo, Paul fece lo stesso.

Si fece una doccia e si rilassò. Almeno fisicamente: ogni volta che chiudeva gli occhi le immagini dello scontro con Roark gli si riproponeavano davanti.
Chiamò anche Jack e Jaimie, per assicurare loro sulle sue buone condizioni di salute; all'amico svelò anche di aver affrontato un gigantesco ibrido uomo-iena, cosa che lo lasciò semplicemente senza parole.

Senza nemmeno accorgersene, ad un certo punto Paul si addormentò sul divano, ancora completamente vestito.

Poi, improvvisamente, una serie di forti colpi alla porta lo svegliarono dal torpore.
Le antenne che spuntavano di pochi centimetri sopra la sua testa vibrarono e percepì un rumore affrettato di passi allontanarsi. Si alzò e andò alla porta, ma nel corridoio del piano non c'era nessuno: soltanto, appoggiata a terra, una piccola busta totalmente bianca.
All'interno trovò una mappa di Rain City con cerchiata in rosso una zona dell'area portuale, una fotografia ritraente una serie di capannoni completamente spogli e all'apparenza abbandonati e un biglietto, con su scritto:

- Sei stata molto bravo oggi, Paul. Un avversario imprevedibile e davvero temibile quello che ti sei trovato ad affrontare... ma ogni buona azione è soltanto una goccia nel mare.
Se sei interessato a mettere le tue capacità DAVVERO al servizio del Bene, a una settimana da oggi raggiungi l'indirizzo qui sotto...
Firmato: Il Terzo -




NON GDR
E anche l'avventura di Low Beatle è giunta al termine... o almeno, quella sua personale!
Presto (prestissimo, forse) anche altri eroi termineranno le proprie, e allora sarà tempo di fare sul serio!
Grazie a chi ha giocato e a chi ha seguito questa mini-campagna =)

INCOMPLETI - 31/08/2032 - KANON




Kanon si era liberato dei tre schifosi esseri a modo suo, menando le mani e picchiando duro, e ora si trovava in una stanza vuota dei laboratori delle Logan Industries..
L'altra personalità, quella razionale, gli stava suggerendo che qualcosa non andava, difficilmente così tanti ricercatori lavoravano allo stesso progetto.. facendosi guidare dall'istinto e dai sensi sovra-sviluppati iniziò a cercare nella stanza tracce degli esseri che aveva appena affrontato, nella speranza di trovarne altri con cui sfogarsi...finalmente era riuscito a uscire dopo molti giorni di inattività e non voleva tornare a dormire troppo presto!

mercoledì 27 maggio 2015

IMPRINTING - 30/08/2032 - Low Beatle

Low Beatle non poteva crederci: era ancora vivo! Aveva affrontato un'ibrido iena/uomo, di grossa stazza, era la prima volta che provava a combattere utilizzando i suoi nuovi "poteri", ma... ce l'aveva fatta! O meglio, così sembrava...
Attese per dei lunghissimi, infiniti istanti guardando il corpo esanime di Roark... nessun movimento, nessuna reazione... nel frattempo con la coda dell'occhio sbirciava ansiosamente gli esseri che erano stati agli ordini dell'ibrido: il silenzio più totale era piombato sul luogo dello scontro, e (lo volesse il fato!) sembrava, ora che la loro guida giaceva a terra, che essi non avessero nessuna intenzione di reagire... Per fortuna, anche perchè, pur non essendo dei combattenti del livello di Roark, il loro numero sarebbe bastato a sopraffarre Paul...
Lentamente il nostro eroe si girò, esaminò gli astanti, si schiarì la voce e disse: "Non volevo arrivare allo scontro, come avevo detto fin dall'inizio, ma visto che sono stato attaccato ho dovuto difendermi... ed ora il vostro capo giace a terra... io non ce l'ho con voi, se non cercherete di fare del male ad altra gente non verrò di certo a cercarvi, per me potete vivere come meglio credete..." Dicendo questo si spostò verso il corpo della studentessa svenuta, e lo sollevò... mazza, se pesava... d'altronde, lui era mica Superman! E lo scontro lo aveva stremato... Cercò con lo sguardo una possibile via d'uscita, e quando credette di averla individuata, fissò ancora lo sguardo sugli esseri che lo circondavano, saggiando una loro possibile reazione... di sicuro, in quel momento, con le energie residue che gli rimanevano, non era in grado di affrontare un ulteriore combattimento!


NON GDR:
E mo' che succede? "Liberi tutti"? O ulteriori grane? Low Beatle attende ansioso... e io con lui!

lunedì 25 maggio 2015

CAVALIERI - 29/08/2032 - Sceneggiatore

Martin, alle spalle di Santhiago, sobbalzò.
Chiunque si trovasse all'interno di quell'armatura aveva fegato da vendere: Il Terzo, con tutta quell'aura di mistero che gli aleggiava attorno, non era proprio la persona a cui chiunque si sarebbe rivolto in quel modo.
Con sua sorpresa, però, quando uscì di nuovo la voce del suo "capo" dallo schermo olografico, era calma e pacata... quasi divertita da tutta quella foga.

- Andiamo con ordine. E' vero, oggi ti ho soltanto avvertito di ciò che stava succedendo al Museo, una semplice telefonata... ma avevo bisogno di vedere come te la saresti cavata. Lo ripeto, io e Martin non siamo un'organizzazione segreta, ma abbiamo le nostre risorse. E il luogo in cui ti trovi ora è soltanto la punta dell'iceberg. -

- Comprendo le tue riserve. Davvero. E so che fino ad oggi hai operato da solo, ma fino ad oggi hai anche affrontato nient'altro che teppisti da strada... una fatica encomiabile, non fraintendermi, ma quello che ti sto offrendo io e di impegnarti contro qualcosa di molto più pericoloso. -

La silhouette d'ombra del Terzo rimase in silenzio per qualche attimo, poi riprese a parlare.

- So che nel "nascondiglio" di quel tizio, Kevin Logue, hai trovato da qualche parte il nome "Cerberus". Volevi un'organizzazione segreta dalla moralità più che dubbia? Eccotela. Non ne sappiamo molto, io e Martin, ma sappiamo che si tratta di una sorta di "lega europea" che riunisce i tre criminali più potenti di ogni epoca... sembra incredibile, sembra assurdo, lo so, ma è così. I tre bastardi più grossi del Vecchio Continente che ne muovono le sorti a proprio piacimento: ecco contro chi vogliamo combattere. -

- Non ti posso obbligare a fare ciò che vuoi, e non posso darti motivi reali per credere alle mie parole: "Cerbersu" sa che c'è qualcuno sulle sue tracce ed è meglio io prenda tutte le precauzioni possibili. Ti posso offrire giornate difficili e pericolose, nelle quali tu e chiunque si unisca a questa nostra battaglia potreste rischiare seriamente la vita... ma facendo davvero del bene. Cambiando davvero le cose. -


domenica 24 maggio 2015

CAVALIERI - 29/08/2032 - SaNtHiAgO

Santhiago restò in silenzio per alcuni istanti.
Osservò lo schermo olografico e la stanza intera. Poi si rivolse al Terzo in maniera diretta.

<<Non sono abituato a lavorare in gruppo. Non sono abituato a sottostare alle regole, e poi, parliamoci chiaro...che aiuto mi avresti dato oggi? Una telefonata? Questo è l'aiuto di cui stiamo parlando e che mi stai proponendo?>>

Santhiago sapeva di stare tirando un poco la corda. Sapeva di aver appena chiesto di vedere le carte che aveva in mano il Terzo. Voleva capire effettivamente di quale aiuto stesse parlando. Tecnologia? Denaro? Altro?

Il suo animo era combatutto. Non voleva diventare il servitore di chissà quale potente misterioso (di questo Terzo poi non sapeva nulla), ma dall'altra parte c'era una parte del suo animo che gli stava solleticando. Poteva davvero fare qualcosa per Rain City. Poteva davvero fermare tutti quei malavitosi che opprimevano i poveri ed indifesi della sua città.
 
<<Io non so nulla di voi. Spiegami come faccio a fidarmi.>>

Poi ancora incalzò, come se una qualche passione si stesse impossessando di lui.

<<Ipotizziamo per un attimo che io non accetti la vostra proposta. Volete uccidermi ora che so di questa installazione? Ora che ho visto lui in faccia?>> disse indicando Martin.


domenica 17 maggio 2015

CAVALIERI - 29/08/2032 - Sceneggiatore

Fu Martin il primo a parlare.

- Penso possa capirlo anche tu che, oggi, seguire una persona non significa soltanto pedinarla o appostarsi fuori da casa sua. Ma non hai niente da temere, da noi. -

- Non so se tu credi nel destino, Santhiago, ma io no. - disse poi il Terzo, dalla penombra e dallo schermo olografico sospeso nel bel mezzo della stanza.
- Ma rifletti a quello che è successo nelle ultime 24 ore. Hai aiutato a sventare una rapina e impedito che una tecnologia di livello militare rimanesse nelle mani di una delle persone peggiori sul pianeta... e hai fatto questo grazie alla mia chiamata. -


- Ecco che cosa cerchiamo io e Martin: collaborazione. Là fuori esistono cose che non potresti sapere, che non potresti affrontare senza un piccolo aiuto. Siamo qui per questo. -

Il Terzo si prese qualche secondo di pausa, prima di riprendere.

- I miei mezzi per la tua battaglia. Che poi è anche la nostra. Ci stai? -

venerdì 15 maggio 2015

CAVALIERI - 29/08/2032 - SaNtHiAgO



Santhiago ribadì al suo misterioso interlocutore.

"Ho capito. Ma per i miei gusti avete troppe informazioni sul mio conto. Sai della mia cantina. Hai il mio numero di cellulare..." poi si fermò e pensò a quanto aveva appena detto. Come se fosse difficile reperire il numero di cellulare di qualcuno agendo sui corretti sistemi o aziende.

"Immagino poi di non essere qui per caso. Vero? Ora mi dirai che tutto era stato scritto e che in realtà siete voi che mi ci avete portato..."

"Ed ora la fatidica domanda: ma tu chi saresti? E chi è lui? Siete tipo dei benefattori che hanno a cuore il bene dell'umanità?" aggiunse indicando Martin. L'ultima parte della frase era stata pronunciata volutamente con un tono impertinente.

Nel frattempo fece altri passi per allontanarsi da Martin stesso.

lunedì 11 maggio 2015

CAVALIERI - 29/08/2032 - Sceneggiatore

- Come ti abbiamo trovato? - chiese la voce del misterioso personaggio in ombra sullo schermo olografico. - Non mi pare che in città ci siano molti altri tizi che se ne vanno in giro con un'armatura potenziata, no? -

- Per rispondere alle tue altre domande... tutto questo non è niente. Non c'è una segreta organizzazione di difesa ultra-tecnologica: questa è una vecchia base sotterranea dell'esercito tedesco, che con l'aiuto di Martin ho rimpolpato con un po' di oggettini particolari... oltre a comunicare con me, il sistema operativo della base è collegato ai server delle Forze dell'Ordine e a tutti i sistemi di sorveglianza della città. -


L'uomo misterioso rimase in silenzio per qualche istante, poi riprese.

- Perché, vuoi sapere? -

- Perché in questi ultimi decenni, che la gente se ne accorga o meno, sono spuntate fuori persone con abilità particolari. Genetiche, mistiche, tecnologiche... di tutti i tipi. E ci puoi scommettere il laboratorio personale che tiene in cantina che per ognuna di esse decisa a fare del bene, con queste capacità particolari, ce ne saranno almeno altre cinque con intenzioni ben peggiori. -

sabato 9 maggio 2015

CAVALIERI - 29/08/2032 - SANTHIAGO



Santhiago rimase sorpreso. Doveva proprio ammetterlo a se stesso: erano riusciti a sorprenderlo.
Non gli sfuggì che Martin aveva abbassato l'arma, e ad essere sincero, la cosa lo rasserenava. Riconobbe subito la voce che gli aveva parlato al telefono. Il Terzo. Quella struttura era strepitosa. Lo schermo olografico era una cosa meravigliosa.

Cercò di farsi vedere sicuro di sè, e per nulla sorpreso; ma il tizio ovviamente c'aveva preso in pieno. Era davvero pieno di domande. Ma partì da queste.

<<Perchè? Perchè tutto questo e perchè io? Inizia a rispondermia queste domande. Come mi avete trovato?>>

Fece poi alcuni passi verso lo schermo, giusto per evitare di stare troppo vicino a Martin nel caso la conversazione non avesse preso la piega che sperava.

martedì 5 maggio 2015

CAVALIERI - 29/08/2032 - Sceneggiatore

Il buffo (e un po' inquietante) omino tarchiato con la piccola pistola non ebbe il tempo di rispondere alle domande di Santhiago.
Proprio nel bel mezzo delle due grosse piastre circolari al centro della stanza, improvvisamente, si aprì con un forte sfrigolio uno schermo olografico rettangolare contornato di pura luce verdastra; voltandosi di scatto verso di esso, Santhiago ebbe appena il tempo di notare l'espressione sorpresa dell'uomo che aveva seguito in quella stanza sotterranea: sorpresa, ma anche sollevata allo stesso tempo.


Lo schermo olografico mostrava una parete di un bianco asettico, sulla quale si stagliava la silhouette di una persona seduta su una poltrona profonda, o comunque una sedia singola, completamente in ombra e dai tratti irriconoscibili.
La sua voce, che risuonò in tutta la stanza dopo qualche istante, sembrava leggermente contraffatta tecnologicamente.

- Non è stato Martin a telefonarti questa mattina, Santhiago, ma io. E' un piacere vederti in salute e sempre allerta, così com'è stato un vero piacere osservare come hai gestito la situazione al Museo. I miei complimenti. -

Dopo una breve pausa, riprese.

- Come probabilmente avrai già capito, io sono quello che puoi continuare a chiamare "Il Terzo"... e al contrario di ciò che potresti pensare, non ho alcuna intenzione di farti del male. E anche Martin, ovviamente. -

A sentire questa frase, l'ometto tarchiato abbassò la piccola pistola e assunse un atteggiamento molto più rilassato.

- Immagino sarai pieno di domande. Posso rispondere di certo ad alcune di esse, quindi ti prego, inizia pure. -