giovedì 23 aprile 2015

CAVALIERI - 29/08/2032 - Sceneggiatore

Santhiago attese qualche breve istante per assicurarsi che il misterioso, tarchiato e armato (non c'era da dimenticarlo) personaggio non avesse intenzione di tornare indietro, quindi lo seguì con estrema cautela varcando l'entrata interrata della botola.

Si ritrovò a scendere una breve scalinata di metallo, per poi finire all'interno di un breve corridoio interrotto da una spessa porta scorrevole.
Quando vi fu davanti, un piccolo led violaceo si accese rivelando la presenza di una minuscola camera di sicurezza; il led lampeggiò per qualche istante, quindi la porta si aprì, per rivelare una stanza abbastanza spaziosa e dalla forma circolare, dotata di alcune sedie disposte circolarmente attorno a una sezione centrale individuata da due grosse placche lucide corrispondenti nella posizione, l'una sul pavimento e l'altra sul soffitto: l'oscurità regnava sovrana all'interno di quella misteriosa stanza, ma Mhone poteva facilmente comprendere come un'installazione di quel genere dovesse trovarsi lì sotto da diversi mesi, se non addirittura anni... nascosta in una delle zone più decentrate di Rain City e sotto gli occhi di tutti.



Improvvisamente, alle spalle di Santhiago un rumore rapido e furtivo: quando l'eroe in armatura si girò, vide l'uomo tarchiato in felpa, ben stabile sulle gambe divaricate, che gli puntava la piccola pistola contro, tremando visibilmente.

- T-tu... non m-muoverti: quest'arma emette un... impulso elettromagnetico di potenza tale da friggerti all'interno di quell'armatura! -

Poi, aggiunse:

- Sei...sei Santhiago, non è vero? -

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