lunedì 5 gennaio 2015

CAVALIERI - 29/08/2032 - SANTHIAGO

La pausa pranzo era uno dei suoi momenti preferiti. Nonostante gli piacesse il suo lavoro in centro, nonostante gli paicesse il suo lavoro da pigiatasti informatico, la pausa pranzo all'aria aperta aveva quel non so che di corroborante. Qualcosa che lo ricaricava. E la calura opprimente, non era poi così importante. 
Addentò con disinvoltura il suo hamburger, per niente impaurito che qualche salsa schizzasse sulla camicia bianca; si riteneva ormai un professione del genere e non un pivello alle prime armi.
D'improvviso gli venne in mente la sua ultima uscita notturna, due notti addietro, quando sventò un tentativo di rapina ad un negozio di liquori aperto tutta la notte. Gli vennero in mente alcune scene di alcuni fumetti che aveva letto chissà quando. 
- Devo ripromettermi di rileggerli, chissà che io non possa prendere spun... - pensò.


Il telefono che teneva nella borsa a tracolla, che portava sempre con sè, suonò all'improvviso. La cosa lo colse immerso nei proprio pensieri che lo fece trasalire. Ecco una cosa che un professionista del cibo spazzatura non può controllare. Una macchia di salsa abbandonò il panino per depositarsi proprio nel bel mezzo della camicia bianca.

- Merda, merda... - pensò Mhone, mentre prendeva il cellulare.

- Merda, merda... - pensò mentre osservava il display del cellulare che recava la digitura "NUMERO SCONOSCIUTO".

 - Merda, merda... - pensava mentre rispondeva "Pronto?" al cellulare, tenuto in equilibrio tra la spalla destra e la guancia, cercando di lavare via dall'immacolata camicia la salsa rossastra che sembrava sangue. Sangue che colava copioso dal suo petto.


Nessun commento:

Posta un commento