Si sentiva eccitato mentre seguiva lo scagnozzo. Il suo piano sembrava funzionare. Quando vide lo scagnozzo mascherato svoltare in un vicolo particolarmente isolato, capì che forse erano arrivati. Così fu. Si nascose allora dietro alcuni bidoni, assicurandosi che le ombre gli facessero da mantello ed osservò la scena che si stava scolgendo davanti ai propri occhi.
<<KEVIN! Apri questa porta, andiamo... so che sei qui dentro!>>
Dunque lo scagnozzo si aspettava di trovare Kevin la dentro. Quando la porta si aprì e l'uomo iniziò a parlare con qualcuno Santhiago si fece sospettoso. Perchè non lo facevano entrare? Perchè lui non stava tentando di entrare? Era quasi sicuro che se fosse stato Kevin ad aprire la porta, a quest'ora quel tizio sarebbe stato già cadavere.
Quando scattò, con il fucile inbracciato, uscendo dal suo nascondiglio, diversi pensieri affollarono la sua mente in ordine sparso: il primo riguardò la felicità di indossare quell'armatura che potenziava oltre ogni limite le sue capacità fisiche. Sorrise la pensiero di lui bambino in fuga dai bulli del quartiere. Il secondo era legato al fatto che non si aspettava di trovare Kevin la dentro, sarebbe stato troppo facile, ma in ogni caso sperava di trovare qualche indizio o qualcosa di interessante. Il terzo fu rivolto al suo stomaco ed al fatto che il suo pranzo era stato interrotto e lui era cresciuto con un'alimentazione metodica. Saltare i pasti era qualcosa che lo scombussolava.
NON GDR
Santhiago si lancia di corsa, con il fucile in mano, contro i due che stanno parlando sulla porta. L'idea è una carica per cogliere di sorpresa i due e vedere poi quello che succede all'interno.
Nessun commento:
Posta un commento