Come prima cosa si calò all'interno della stanza, il tutto cercando di fare il minor rumore possibile.
Poi cercò di nascondersi dietro la teca che aveva al suo fianco.
Ora doveva decidere. Attenderli? O andargli incontro?
La ragione gli suggeriva che non essendoci altra via d'uscita, avrebbe dovuto attendere, e preparare un'imboscata coi fiocchi. L'istinto, invece, gli suggeriva di avanzare e attaccare. Nessuno poteva assicurare che gli ostaggi sarebbero rimasti tutti incolumi, una volta ottenuto quello che sembrava stessero cercando. Non voleva rischiare. Ma forse l'attaccare avrebbe aumentato il rischio di coinvolgere i civili ostaggi.
Accidenti. Stava nuovamente ragionando. Basta. L'istinto diceva di avanzare. Sarebbe avanzato.
Si spostò lungo la parete sud della stanza fino ad arrivare alla porta. Fece un respito sotto la maschera. Era pronto. Concentrato e pronto. Con una mano prese il fucile laser. Si apprestò a scostare leggermente la porta...
NON GDR
Il piano:
- aprire leggermente la porta.
- sparare a quanti più avversari (con la maschera) che riesco (mi sembra di aver capito che dovrebbero essere grosso modo due dopodichè dovrebbe iniziare il vero e proprio turno di combattimento).
- sparare ancora una volta ad uno di quelli mascherati
- avanzare con la spada verso Kevin.
Se dopo i primi due punti qualcosa va storto allora ovviamente rivedrò il piano.
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