giovedì 22 gennaio 2015

CAVALIERI - 29/08/2032 - Sceneggiatore - Cambio Scena


Il ragazzo con la maschera, tenendosi una mano sulla spalla destra dove il colpo del fucile laser di Santhiago l'aveva colpito qualche istante prima, attraversò il varco nel muro senza guardarsi indietro.
Non rivolse nessuno sguardo ai "compagni", ancora distesi a terra come il manipolo di sbirri... non erano importanti.
Il tipo che li aveva reclutati, Kevin, era scappato, ma prima di farlo aveva distrutto quello che avrebbero dovuto portare via e consegnare: oramai la prospettiva di una paga era con ogni probabilità saltata, ma forse avrebbe potuto trovare una soluzione assieme a lui. Quella giornata, per lui, non sarebbe certo finita così!


Approfittò della confusione e della marea di persone che stavano accalcando la struttura del Museo di Storia Antica per dileguarsi, infilandosi nel dedalo di viuzze e strade laterali che componevano quella parte di Rain City.
Qualcuno lo degnò di qualche sguardo sorpreso, un paio di persone si avvicinarono anche per aiutarlo, vedendolo ferito, ma lui procedette incurante per la propria strada senza, il fiatone e il dolore che minacciavano di bloccarlo a ogni istante.
A più riprese, sentì qualche rumore metallico provenire da poco dietro di lui, ma non ci fece troppo caso.
Doveva muoversi, oppure Kevin si sarebbe di certo dileguato.

Dopo qualche minuto, entrò nella strada secondaria in cui si trovava lo scantinato che quel Logue utilizzava da mesi come rifugio, lo stesso posto nel quale avevano pianificato il colpo; pochi istanti ancora e scavalcò di volata la ringhiera che precedeva la porta del salone interrato. La spalla ferita espresse tutto il suo disappunto per il gesto rapido e violento, ma nonostante tutto prese ad armeggiare con la porta di ferro.
Chiusa. E ovviamente era Kevin ad avere con sé la chiave.
Si guardò attorno con circospezione, quindi vi battè ripetutamente la mano sopra.

- KEVIN! Apri questa porta, andiamo... so che sei qui dentro!-


Dall'altra parte della strada, semi-nascosto dietro un cassonetto della spazzatura in vicolo laterale, Santhiago stava osservando tutta la scena.

 
NON GDR
Bene, cambiamo nuovamente scena: al Museo siamo già stati parecchio, ed è ora di tentare una nuova "location". Nella mappa generale della "parte" di Rain City compresa in questa avventura, vedete la sua posizione rispetto alle altre già visitate, segnata dal puntino blu.

Santhiago, il tuo piano ha (più o meno) funzionato: hai lasciato la struttura del Museo e hai seguito lo scagnozzo mascherato senza che questi riuscisse a vederti (certo, dolore e fretta ti hanno aiutato); ho immaginato che non prendessi la via dei tetti, perché sarebbe stato un po' complesso da gestire, ma che invece usassi la mappatura delle fogne che ben conosci per stargli appresso.
Comunque sia, hai recuperato tutti i punti Vigore.

Ora ti trovi davanti al covo della banda mascherata, a cui ti ha condotto proprio lo scagnozzo ferito.
La porta si è appena aperta, e lui sta parlando con qualcuno che non riesci a vedere, dall'angolazione in cui sei.
Che fai?

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