Quanto si chinò per toccare quella che avrebbe dovuto essere la superficie liscia e fredda del pavimento in cemento del magazzino, le dita dell'armatura di Santhiago incontrarono invece qualcosa di morbido e frastagliato, simile alla moquette.
Curiosamente, però, i suoi occhi continuarono a non notare nulla di strano.
Afferrando quello che sembrava essere il "bordo" della sezione morbida di moquette, l'eroe in armatura la alzò; in effetti, era davvero un tappeto, dallo spessore millimetrico, perfettamente mimetizzato con il resto del pavimento dello stabile.
Al di sotto, perfettamente visibile, si trovava una larga botola circolare con un grosso maniglione al di sopra che, all'apparenza, sembrava avere almeno una trentina di anni.
Santhiago appoggiò il tappeto lontano dalla botola, nella speranza di poterlo poi ritrovare e applicare nuovamente, e si chinò sulla botola per analizzarla meglio.
Nello stesso istante, però, la struttura del magazzino risuonò di una serie di leggere vibrazioni, che i sensori della sua armatura riuscirono a percepire; l'eroe si voltò verso la porta d'entrata: qualcuno stava armeggiando con la maniglia, in procinto di entrare...
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