Duke impiegò circa venti minuti per raggiungere la struttura del "laboratorio F" dal proprio appartamento, utilizzando la metropolitana automatizzata di Rain City: venti, lunghi minuti, dei quali maledisse ogni lento istante, mentre in superficie sapeva farsi sempre più rade le abitazioni della zona medio-borghese in cui abitava (come la maggior parte degli abitanti), lasciando il posto alle strutture squadrate e ben distanti l'una dall'altra che caratterizzavano l'area industriale.
Il viaggio, però, lo aiutò a ricordare con un po' più di precisione l'ubicazione del "laboratorio F", ovvero un comunissimo stabile a pochi passi dall'insenatura più ampia della città, e quando la metropolitana raggiunse la fermata più vicina, scese e ritornò in strada rapidamente, coprendo poi quasi di corsa l'isolato che ancora lo separava dalla struttura di ricerca... rimanendo dall'altra parte della strada per osservare la situazione.
Davanti all'entrata del laboratorio, 5 uomini con lunghi camici bianchi si aggiravano evidentemente nel panico.
Un paio passeggiavano in circolo, lentamente, cercando di riprendere fiato e di razionalizzare quello che era appena successo (stando ai loro volti spaventati, qualcosa di molto grave), mentre gli altri parlottavano tra di loro sforzandosi per tenere la voce bassa; Duke non riuscì a comprendere del tutto i loro discorsi, dalla distanza cui si trovava, ma stavano sicuramente dibattendo su come comportarsi adesso.
Per il resto, la struttura del laboratorio, bassa e larga e sviluppata per la maggior parte nel sottosuolo come la maggior parte delle costruzioni delle "Logan Industries", era placidamente addormentata dietro di loro, silenziosa.
NON GDR
Bene, cambiamo scena, e dall'abitazione di Duke raggiungiamo il "laboratorio F": il viaggio è quello segnato sulla mappa generica a inizio post (il puntino azzurro è l'abitazione, quello verde il laboratorio, quelli viola le fermate della metro).
L'immagine del laboratorio è a puro scopo esemplificativo.
Duke, immaginatelo di un solo piano e dovresti esserci.
Nessun commento:
Posta un commento